giovedì 8 ottobre 2009

Servizio mensa

L'iniziativa è del primo istituto comprensivo di base "Principe di Napoli"
In ritardo il servizio mensa nelle scuole ad Augusta un preside ricorre ai privati


Augusta - Il I° Istituto comprensivo di base “Principe di Napoli”, l’unica scuola di Augusta che effettua il “tempo pieno”, anche per gli alunni delle classi primarie, per scongiurare i disagi che inevitabilmente si andranno a creare a breve quando gli alunni dovranno trattenersi a scuola anche nelle ore pomeridiane (al momento, infatti, stanno seguendo le lezioni sono in orario antimeridiano), ricorrerà presumibilmente ad una licitazione privata, una sorta di gara d’appalto indetta dalla scuola per sopperire alla carenza del servizio fino quando ad attivarlo sarà il Comune.

Si tratta di un’iniziativa che intende intraprendere il dirigente scolastico, Agata Sortino, che in merito ha chiesto il parere dei genitori. Così facendo si andrà incontro alle esigenze di molte famiglie, ma i meno abbienti non saranno esenti dal versare il contributo per intero così come quando, invece il servizio di refezione scolastica viene erogato dall’Ente.
Sulla questione interviene l’Ugl di Augusta. “Per usufruire della mensa con la soluzione che la scuola “Principe di Napoli” intende adottare i genitori dovranno sborsare una cifra che si aggira intorno a 3,50 euro più iva, ai bambini però non verrà fornito un pasto completo e non si terrà conto della dichiarazione Isee”.
Il dirigente, Agata Sortino, puntualizza che l’esatto importo di ogni pasto si potrà conoscere solo dopo l’indizione della gara a seguito della quale si valuterà l’offerta più vantaggiosa. A coloro che non aderiranno all’iniziativa verrà concesso un lasso di tempo per portare i propri figli a casa farli pranzare e riportarli a scuola. In altri istituti dove si effettua il tempo pieno, ma solo per la scuola dell’infanzia, sono le mamme a fornire i pasti. La mancata attivazione del servizio di refezione scolastica suscita perplessità. Diversi genitori si chiedono:“come mai l’amministrazione può spendere in alcuni casi, mentre in altri, come nel caso di servizio indispensabile come questo, non ha soldi disponibili per attivarlo in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico”. L’assessore alla Pubblica Istruzione, Gioacchino Aiello, ribadisce che il servizio partirà a fine novembre. Al riguardo fa sapere che si stanno predisponendo gli atti necessari per espletare la gara d’appalto.
“Si viene inoltre a conoscenza – conclude l’Ugl – del fatto che il Comune sarebbe intenzionato di aumentare il costo dei buoni pasto, partendo da una cifra minima di 3,50 euro. Tutto ciò comporterà un aggravio di spese per le famiglie e ciò in un momento particolarmente delicato per l’economia”.
L’Ugl seguirà da vicino l’evolversi della situazione.

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